Il Consiglio di Stato nella sentenza 2 novembre 2023, n. 9398 ha stabilito che la stazione appaltante deve verificare già in sede di valutazione dell'offerta il rispetto da parte del partecipante alla gara d'appalto dei Criteri ambientali minimi (“CAM”) per la par condicio dei partecipanti.
Più in dettaglio il contenzioso riguardava un appalto bandito per la pulizia e sanificazione di un edificio pubblico, dove l’impresa risultata perdente nell’aggiudicazione impugnava il provvedimento lamentando che l’impresa vincitrice non aveva rispettato i Criteri ambientali minimi (CAM) previsti per la tipologia di affidamento dal DM 29 gennaio 2021.
Ai sensi dell’articolo 34 del D.lgs. n. 50/2016 (ovvero il Codice degli appalti applicabile al contenzioso specifico) i CAM non sono mere norme programmatiche ma “costituiscono obblighi immediatamente cogenti per le stazioni appaltanti”. Di qui il fatto che l’Amministrazione deve verificare il rispetto dei CAM già in sede di presentazione dell’offerta, escludendo l’impresa il cui progetto non è conforme. In fase esecutiva tra Amministrazione e impresa aggiudicataria, poi, si instaura un rapporto con una modalità paritetica tra le parti nel quale di fronte a inadempimenti eventuali soccorrono strumenti tipicamente privatistici (diffida ad adempiere, risoluzione in danno, ecc.).
Nel rinviare alla pronuncia, in allegato, per gli opportuni approfondimenti, rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.